Sporteconomy al fianco dell’ Atta Lazio Onlus
No profit – Sporteconomy al fianco dell’ATTA Lazio sul tema della prevenzione da malattie tiroidee.
Sporteconomy, agenzia specializzata nell’informazione economico-sportiva, ha deciso di sostenere la campagna per la prevenzione da malattie della tiroide, lanciata in queste settimana dalla onlus ATTA.
Nello specifico l’ATTA Lazio – Associazione Regione Lazio degli Ammalati di Tumore della Tiroide e Associati – ONLUS, con sede in Albano Laziale (RM) presso il Dipartimento Malattie Endocrine Metaboliche e Digestive (Ambulatorio di Oncologia Endrocrina) dell’Ospedale Regina Apostolorum (www.atta-lazio.it), è una onlus a carattere regionale fondata nel dicembre 2006, a Roma, grazie alla iniziativa di un gruppo di volontari e medici endocrinologi convinti che l’integrazione professionale e organizzativa fra le strutture sanitarie e i pazienti possa migliorare la qualità delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche per i malati di tumore alla tiroide e costituire un valido contributo in termini di prevenzione, informazione, educazione ed assistenza. Si avvale dell’opera di volontari, tutti soggetti interessati da neoplasie tiroidee e loro familiari, che svolgono la loro opera gratuitamente.
Tra le varie iniziative, da tempo, l’ATTA Lazio ONLUS ha lanciato una campagna informativa sulla iodioprofilassi, denominata “Poco sale ma iodato”, per l’uso del sale iodato, poiché la carenza di iodio rappresenta ancora oggi, nel mondo, un serio problema di salute pubblica nonostante l’aumento dei programmi per la supplementazione dello iodio e l’esistenza, in Italia, della Legge n. 55 del 21 marzo 2005 che impone la vendita del sale arricchito con iodio negli esercizi commerciali per la prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica.
In Italia sono 6 milioni le persone colpite da malattie della tiroide, che – seppur non invalidanti come altre patologie – possono avere un forte impatto sulla qualità di vita di chi ne soffre e sulla spesa sanitaria. La carenza iodica è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la più importante causa tra tutte le forme di deficit mentale prevenibili che si manifestano con una ridotta capacità intellettuale, uno scarso rendimento scolastico nei bambini e una minor capacità lavorativa negli adulti. E’ anche la principale causa di gozzo e dell’alta prevalenza dei noduli tiroidei.
La sola dieta, per quanto variata e bilanciata, non è in grado di soddisfare il fabbisogno iodico giornaliero. Lo iodio in natura è presente principalmente nel pesce di mare, nei crostacei e in scarsa quantità negli altri cibi. Il metodo più semplice e meno costoso per attuare la iodioprofilassi è quello di promuovere l’utilizzo di sale arricchito con iodio (sale iodato) al posto di quello comune.
E’ sufficiente usare, come condimento dei cibi, una piccola quantità di sale (3 grammi di sale iodato al giorno) per avere un apporto giornaliero adeguato di iodio. Di particolare importanza è la copertura del fabbisogno iodico durante la gravidanza e l’allattamento e nei primi mesi di vita dei bambini. La gravidanza rappresenta un momento particolarmente ”critico” per la tiroide materna che è sollecitata a produrre una maggiore quantità di ormoni tiroidei, indispensabili, fra l’altro, proprio per il corretto e armonico sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. In gravidanza e durante l’allattamento può essere necessario assumere integratori con iodio per arrivare all’apporto giornaliero consigliato di 250 mcg di iodio.
Fonte : http://www.sporteconomy.it/No+profit+-+Sporteconomy+al+fianco+dell%27ATTA+Lazio+sul+tema+della+prevenzione+da+malattie+tiroidee._49306_26_1.html